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Ley e Too Good To Go: uniti nella lotta antispreco

Legati dalla stessa filosofia antispreco, Ley ha deciso di appoggiare la campagna ”Etichetta consapevole” di Too Good To Go, l’app numero 1 al mondo contro lo spreco alimentare.

Per chi ancora non la conoscesse, Too Good To Go è un’app sviluppata nel 2015 in Danimarca e attiva anche in Italia dal 2019, con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare e salvaguardare l’ambiente.

Questa applicazione permette di acquistare a prezzo ridotto il cibo – ancora in condizioni integre – rimasto invenduto in bar, ristoranti, supermercati, panetterie e altri negozi.

A livello di numeri, Too Good To Go è oggi presente in 14 Paesi d’Europa con oltre 20 milioni di utenti, più di 45mila negozi aderenti e 40 milioni di box vendute evitando l’emissione di oltre 90 milioni di kg di CO2.

Nello specifico, in Italia è presente in quasi 40 città con oltre 5.000 negozi aderenti e più di 900.000 box vendute!

L’etichetta consapevole: Spesso Buono Oltre

Sempre per contenere lo spreco alimentare TGTG ha ora lanciato una nuova iniziativa dal nome “Etichetta consapevole” con l’obiettivo di insegnare al consumatore ad interpretare correttamente le etichette dei prodotti alimentari.
Per farlo vuole integrare nel packaging la specifica “Spesso Buono Oltre” per indicare quei prodotti che una volta superato il termine minimo di conservazione possono ancora essere consumati in sicurezza.

Si pensi infatti che in Europa il 10% degli sprechi alimentari può essere attribuito alla scorretta interpretazione delle diciture delle etichette dei prodotti alimentari.
Questo significa che ogni anno solo in Europa vengono sprecati 9 milioni di tonnellate di cibo per semplice disinformazione.

Anche Ley ha preso parte a questa iniziativa, applicando ai propri prodotti la dicitura “Spesso Buono Oltre” per ricordare al consumatore che questi cibi possono ancora essere consumati anche superato il termine minimo di conservazione invece di essere gettati via.
Inoltre trattandosi di prodotti secchi, hanno più probabilità di mantenere la loro freschezza, salubrità e sapore anche oltre la data formale di scadenza.

Come leggere le etichette… te lo insegniamo noi!

Facciamo ora chiarezza su due termini che spesso confondiamo:
L’espressione “da consumare entro…” fa riferimento alla data di scadenza di quei cibi più facilmente deperibili come carne, pesce, latticini, pasta fresca…
Mentre l’espressione “da consumarsi preferibilmente entro il…” indica il termine minimo di conservazione dove la regola di base è:

  • se è riportato solo il giorno e il mese, il prodotto può essere consumato fino a tre mesi dopo la data indicata,
  • se è riportato il mese e l’anno, il prodotto può essere consumato fino a 18 mesi dopo la data indicata,
  • se è riportato solo l’anno, il prodotto potrà essere consumato anche oltre i 18 mesi successivi alla data riportata.

Inoltre ricorda che se il prodotto ha superato il TMC e la confezione non è stata alterata, può subire una perdita delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali, risultando magari meno croccante o aromatico ma è ancora sicuro dal punto di vista sanitario e quindi tranquillamente commestibile.

…Osserva, Annusa, Assaggia!

Prima di gettare un alimento che ha superato il termine minimo di conservazione, se hai ancora dei dubbi: osserva il suo aspetto, annusalo per capire se ha ancora un buon odore e infine assaggialo per sentirne il sapore.
Lasciati guidare dai sensi ma soprattutto dal buon senso per decidere se gettare via un alimento o se è ancora adatto alla consumazione.
Solo con l’impegno e la consapevolezza da parte di tutti sarà possibile ridurre gli sprechi alimentari!